GIORNO 1 – ARRIVO
Partenza per la Sicilia con arrivo in serata in zona Taormina/Giardini Naxos/Letojanni. Sistemazione nelle camere, cena e pernottamento.
GIORNO 2 – CATANIA
Colazione in hotel e partenza per la visita di Catania, vivace ed elegante città incastonata tra il Mar Jonio e l’Etna. Vero gioiello del Barocco siciliano la città trae origini antichissime. Fondata dai Greci nel 729 a.C., ha visto il susseguirsi di numerose civiltà e dominazioni, ognuna delle quali ha lasciato tracce indelebili per l’osservatore attento. Data la sua posizione geografica Catania venne distrutta per 9 volte in seguito a eruzioni e terremoti e per 9 volte è rinata più bella di prima come l’araba fenice che risorge dalle sue ceneri. Cuore della città è Piazza del Duomo , dove colpisce la sfarzosità del Barocco seicentesco che caratterizza la Cattedrale di Sant’Agata e gli altri palazzi che si affacciano alla piazza. La bicromia creata dall’alternanza di pietra nera lavica e pietra bianca calcarea utilizzata gli edifici circostanti donano creano un’atmosfera unica. Al centro della piazza si trova la fontana dell’elefante, simbolo della città, realizzata dall’architetto Giovan Battista Vacarini nel 1735. A pochi metri dalla piazza troviamo lo storico mercato del pesce, conosciuto meglio come “a Piscarìa”, Attraverso i prodotti offerti nei banchi e la presenza dei pescatori, il mercato offre ogni giorno meravigliose storie di vita.
Terminate le visite dei Catania riprendiamo il pullman per spostarci verso la Riviera dei Ciclopi, un tratto di 12 chilometri di costa, chiamata così in memoria dei giganti mitologici che, secondo le leggende tramandate nei secoli, abitavano nelle terre Castellanesi. L’arcipelago che si trova di fronte all’abitato di Acitrezza sarebbe il frutto della collera di Polifemo che scaglio enormi massi contro Ulisse al passaggio delle sue navi, dopo che fu accecato dall’eroe greco. Si tratta in realtà di faraglioni naturali di struttura lavica e modellati dal vento e dall’azione dell’acqua. Oggi questo tratto di costa davanti ad Acitrezza è un’Area Marina Protetta istituita agli inizi del duemila per tutelare questo patrimonio naturale. Rientrati in hotel avremo tempo per riposarci prima della cena e del pernottamento.
GIORNO 3 – TAORMINA E ACIREALE
Colazione in hotel. La mattinata è dedicata alla visita di Taormina, tra le località che rappresentano la Sicilia nel mondo, meta immancabile del Grand Tour, che portava in visita illustri ospiti dell’aristocrazia europea fin dall’ottocento. Il Teatro Greco è il monumento più rappresentativo di Taormina (ingresso non incluso). Risale al III secolo a.C. e vedendolo si è subito immersi nel glorioso passato greco. Il teatro fu modificato e ampliato dai romani, riadattandolo per ospitare combattimenti tra gladiatori e spettacoli di caccia. Dall’alto delle gradinate si osserva un magnifico panorama sulla costa con l’Etna come sfondo. Corso Umberto I è la via principale di Taormina, che collega Piazza del Duomo con l’austera cattedrale di San Nicola, a Piazza IX Aprile, autentica terrazza sul mare, fulcro della vita mondana cittadina.
Dopo la visita di Taormina ci spostiamo ad Acireale per assistere alla sfilata del carri allegorici. Il Carnevale di Acireale è considerato una delle più belle manifestazioni folkloristiche della Sicilia. Le sue origini sono antichissime. Le prime documentazioni di festeggiamenti legati al carnevale risalgono addirittura al 1594. I primi carri allegorici realizzati in cartapesta da artigiani locali fecero la loro comparsa nel 1880. Da allora l’allegria della sfilata dei carri per le via cittadine si ripete ogni anno attirando centinaia di migliaia di persone in festa da ogni dove. La propensione alla satira è sempre stata predominante sin dalle prime edizioni; nel periodo dell’anno in cui tutto è permesso, ironizzare sui potenti di ogni tempo è sempre stato un modo per le classi popolari di far sentire la propria voce in forma di scherzo. La sfilata si svolge nelle vie centrali della città, avendo come fulcro Piazza del Duomo. Prima di rientrare in albergo ci sarà tempo per mangiare qualcosa in autonomia. Pernottamento in hotel.
GIORNO 4 – SIRACUSA E ORTIGIA
Colazione in hotel. La giornata di oggi è interamente dedicata alla visita della splendida Siracusa, che in antichità rivaleggiava in magnificenza solo con Atene, come riportato dal filosofo greco Platone che visitò ka città per tre volte. La città è legata al mito di Aretusa, una ninfa greca che Aretemide, la dea della caccia, trasformò in una fonte per aiutarla a sfuggire dall’impeto amoroso di Alfeo. Quest’ultimo però chiese agli dei di essere trasformato in un fiume per unirsi per sempre all’amata. La Fonte di Aretusa è una grande vasca di acqua dolce che sgorga proprio accanto al mare. Ci troviamo nell’isola di Ortigia, la parte più antica dell’Isola, dove si trovano i principali monumenti. All’ingresso dell’isola, passato il ponte Umbertino che la collega alla terraferma, troviamo i resti del Tempio di Apollo, il più antico tempio siciliano in stile dorico risalente al VI secolo a.C.. Proseguendo verso Piazza del Duomo troviamo la Cattedrale di Siracusa cha ha la particolarità di inglobare un nella propria struttura un precedente tempio greco di cui sono ancora visibili 9 imponenti colonne doriche. La facciata invece, in armonia con i palazzi circostanti, è considerata la più alta espressione del barocco siracusano. Nella punta estrema di Ortigia si trova il duecentesco Castello Maniace, massima espressione dell’epoca di Federico II, utilizzato per scopi militari a difesa della città ma anche come elegante sede di rappresentanza per i sovrani che si recavano in visita.
Nella terraferma, in un’area naturale alle porte della città, si trova il Parco Archeologico di Neapolis, che per ricchezza di reperti e il loro stato di conservazione, è considerato tra le zone archeologiche più importanti della Sicilia. Il Teatro Greco, interamente scavato nella roccia e per questo mantenutosi intatto nei secoli, è uno dei più grandi dell’antichità. Veniva usato per le rappresentazioni teatrali e le assemblee popolari. Oggi rivive attraverso le riedizioni dalla tragedia greca con una ricca e seguitissima Stagione di Prosa, curata dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico. A poca distanza troviamo l’Anfiteatro Romano, di cui però una parte dell’edificio è stata smantellata dagli spagnoli per utilizzare le pietre come materiale di costruzione per le mura di Ortigia. Di interesse sono anche le Latomie, ovvero il termine in cui in antichità veniva usato per identificare le cave di pietra. L’Orecchio di Dionisio è certamente la più famosa di queste grotte siracusane. Al termine di questa intensa giornata facciamo rientro in hotel per la cena ed il pernottamento.
GIORNO 5 – ETNA E BRONTE
Una visita nella Sicilia Orientale non può prescindere dal Monte Etna, vero protagonista di tutta questa vasta area. Dopo la colazione partiamo alla scoperta del vulcano tra i più attivi al mondo. Raggiunge altitudini da vette dolomitiche ma qui gli ambienti e il paesaggio sono totalmente differenti: ci attendono atmosfere lunari, pendii lavici, vegetazione che a fatica riesce a farsi spazio tra questi ambienti ostili. Risaliremo le pendici brulle del vulcano da Zafferana Etnea, fino a raggiungere il Rifugio Sapienza a quota 2000 mt. Da qui, con una passeggiata di 15 miniti, si raggiungono i Crateri Silvestri, due piccoli crateri conci formatisi con l’eruzione del 1892.
In alternativa si può salire con la funivia fino a quota 2500 mt e da qui optare per una escursione in jeep 4x4 (opzionale) fino a quasi 3000 mt, avendo la possibilità di passeggiare sul bordo di un cratere spento e ammirare più da vicino il cratere sommitale. Durante la salta si potranno vedere tutte le colate laviche che nei secoli si sono dirette verso Catania. In caso di neve abbondante o condizioni meteo avverse, nel periodo invernale la funivia potrebbe non essere funzionante. In qual caso si potrà rimanere al Rifugio Sapienza o eventualmente prevedere un programma alternativo a quote più basse.
Terminato il tempo a disposizione ridiscendiamo il vulcano fino ad inforcare la statale Occidentale Etnea e raggiungere il paese di Bronte che si trova alle pendici dell’Etna. Al pari degli altri paesi che circondano il vulcano, più volte nei secoli, è stato lambito da colate laviche ne hanno in parte danneggiato o modificato la geografia dell’abitato. Il paese è dimesso, non presenta gli sfarzi di altre località che abbiamo visitato, tuttavia offre un piacevole centro storico di impianto medievale, fatto di vicoli e viuzze dove perdersi è sempre un piacere e le sorprese son sempre dietro l’angolo. Senza dubbio però, Bronte non è conosciuto nel mondo per il suo centro storico, bensì per il pistacchio che in questo territorio viene prodotto. Furono gli arabi ad introdurre questa pianta, ed il perfetto connubio tra il terreno lavico e la fertilizzazione con ceneri vulcaniche, permettono a questa pianta di trovare le condizioni adatte per crescere e sviluppare il suo miracoloso frutto color smeraldo, che qui viene definito anche come ”oro verde” dell’Etna. Avremo modo di scoprire tutti i segreti della coltivazione e trasformazione del pistacchio grazie alla visita di una azienda agricola locale, dove alla fine termineremo con una degustazione dei vari prodotti. Nel pomeriggio faremo rientro in hotel per la cena ed il pernottamento,
GIORNO 6 – PARTENZA
Dopo colazione fine dei servizi. Rientro