GIORNO 1 – PRALORMO E MESSER TULIPANO
Arrivo in Piemonte e visita del castello di Pralormo. La storia del castello si intreccia con quella delle famiglie proprietarie nel corso dei secoli. Fondato dai Signori di Anterisio, scomparsi nei secoli bui, la fortezza passò poi nelle mani di importanti feudatari imperiali. Dal 1300 la famiglia Roero ampliò il castello arrichendolo di tori e torrioni. La struttura raggiunse il suo splendore tra il 1830 e il 1840 quando il conte Carlo Beraudo, diplomatico e ministro degli Interni Cdurante l’età albertina, divenne unico proprietario del Castello e ne trasformò gli interni rendendolo una prestigiosa dimora residenziale. Il parco all’inglese fu progettato dal famoso architetto paesaggista tedesco Xaver Kurten e sul fine secolo venne aggiunta L’orangerie, la grandiosa Cascina (1875) e la bellissima serra in vetro e ferro dei fratelli Lefebvre di Parigi. Il castello è abitato tutt’ora dai suoi proprietari. Dalla primavera 2000 si tiene “Messer Tulipano”, manifestazione floreale d’eccellenza che permette ai suoi visitatori di ammirare la spettacolare fioritura di migliaia di tulipani e narcisi. L’evento coinvolge tutto il parco, le aiuole serpeggiano tra gli alberi e nel sottobosco ciuffi di muscari fanno capolino. Nelle zone d’ombra trovano dimora le bulbose dai colori scuri e lungo la serra è possibile ammirare le fioriture precoci. Partenza per Vicoforte, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
GIORNO 2 – IL MARCHESATO DI SALUZZO E I SUOI GIARDINI
Colazione in hotel. Partenza per Saluzzo, un borgo dal sapore trecentesco. Vie acciottolate, chiese ed eleganti palazzi nobiliari con i loro giardini si susseguono in una geometria perfetta. Governata da quattordici marchesi, il Marchesato di Saluzzo raggiunse il suo prestigio nel XV secolo sotto Ludovico I e Ludovico II. Ci attende la visita di Casa Cavassa, uno degli edifici-simbolo del rinascimento saluzzese, dimora di una nobile famiglia originaria di Carmagnola, fiorente centro commerciale, nonché avamposto strategico per la difesa contro le minacce di conquista dei Savoia. La casa conserva alcune opere a testimonianza dei fasti del 1500, tra questi spiccano il portale marmoreo con il portone ligneo e lo stemma dei Cavassa, nonché il motto di famiglia “droit quoi quil soit” (avanti a qualunque costo). Non lontano si trova la chiesa di San Giovanni, fra le più antiche di Saluzzo, risalente alla fine del 1200. L’abside ospita la prestigiosa cappella funebre dei marchesi, mentre sul chiostro si trova la cappella Cavassa. Pranzo in un agriturismo della zona e proseguimento per il Castello della Manta. Nato come avamposto militare nel XIII secolo, la rocca subì un’importante trasformazione nel Quattrocento grazie all’illuminato Valerano, signore e reggente del Marchesato di Saluzzo che la trasformò in una fastosa dimora di famiglia. La Sala Baronale si arricchì di meravigliosi affreschi che oggi costituiscono testimonianze uniche della cultura cavalleresca del tempo. Sul lato opposto della sala nove prodi eroi e nove eroine dell’antichità classica vestiti in abiti quattrocenteschi vi osservano mostrandovi gli ideali cavalleresti delle virtù militari e morali. Dal parco del Castello potrete ammirare il Monviso e la catena delle Alpi Cozie che danno vita a un profilo da cartolina mozzafiato. Infine, visiteremo il Giardino Botanico di Villa Bricherasio, un’opera d’arte viva creata da Domenico Montevecchi, esperto botanico. Il parco si suddivide in tre zone climatiche: quella della flora mediterranea, della zona temperata fredda e quella continentale. All’interno del parco, convivono più di 3500 specie e varietà in un’estensione di 12mila metri quadrati creando un effetto suggestivo. Dai laghetti sorgono piante acquatiche galleggianti, tra cui si segnala la Victoria Amazonica, pregio dei migliori orti botanici.
Rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
GIORNO 3 – SANTUARIO DI VICOFORTE E CASTELLO ROCCOLO
Colazione in hotel. Mattinata dedicata alla visita del Santuario di Vicoforte nella Langa Monregalese. Dedicato alla Natività di Maria, questo luogo è un capolavoro del Barocco piemontese. La sua cupola ellittica è la quinta al mondo per dimensioni. I seimila metri quadrati della Cupola rappresentano alcuni momenti della vita di Maria e della sua gloriosa assunzione al cielo passando attraverso la nascita, il pellegrinaggio terreno e la contemplazione nella fulgida gloria. Nella seconda metà dell’Ottocento il tempio venne dichiarato monumento nazionale attraverso un regio decreto.
Proseguiremo per la visita di Castello Roccolo, una delle più significative espressioni di revival neo-medievale. L’edificio è scenografico e pittoresco, fra le fronde degli alberi svetta un’imponente torre a merli ghibellini. Si giunge all’interno attraverso un elegante scalone a tenaglia oltre il quale si susseguono decorazioni a trompe l’oeil in stucco, vedute paesaggistiche e vetri colorati legati a piombo. Il castello si trova immerso in un secolare parco di 50 ettari che ospita esemplari di sequoia americana, leggio, faggio rosso nonché aceri, tigli, ippocastani e tassi. Il parco alle spalle del castello propone un giardino romanico, e nella parte antistante si trovano una serie di terrazze che vanno a definire un giardino dal profilo classicheggiante. Un lago, un elegante edificio a vetri adibito a serra, grotte, cascate, ponti e fontane creano un spazio pregiato e meraviglioso tutto da scoprire.
Rientro nei luoghi di provenienza e termine dei servizi.